"Attraverso l’arte insegno a sbagliare, a creare, a meravigliarsi: affinché ogni studente impari a leggere il mondo con occhi nuovi e pieni di bellezza"
Donato Frulio – Biografia
Nato nel 1987 a Torre del Greco, città profondamente legata alla tradizione artigianale del corallo e del cammeo, Frulio cresce in un contesto visivo stratificato, fatto di gesti antichi, cura del dettaglio e rapporto diretto con la manualità e il segno. Fin dall’infanzia assimila un sapere che influenzerà in modo determinante il suo percorso artistico.
Dopo una formazione iniziale in Arti Applicate presso l’Istituto d’Arte della sua città, prosegue gli studi presso l’Accademia di Belle Arti, dove consegue con lode la laurea in Pittura nel 2014. In questi anni, la sua ricerca si orienta verso una riflessione sempre più profonda sulla figura e sulla sua progressiva dissoluzione nel colore e nel segno. Affianca alla pittura sperimentazioni nella videoarte e nell’arte digitale, ampliando il campo espressivo della sua poetica.
La sua produzione recente si articola in cicli pittorici mix media e stampe video che esplorano il confine tra memoria personale e immaginario collettivo. L’uso della linea, la riduzione formale, il gioco tra presenza e assenza facendo leva sulla percezione del fruitore tracciano un percorso coerente, in i suoi lavori diventano spazio mentale e luogo di resistenza visiva. Napoli la cultura Pop il seicento la cultura street hanno un grande peso nella sua poetica.
“Ho trovato ciò che cercavo: la tensione dell’incompiuto.
Ho iniziato dai volti, poi ho sentito il bisogno di spingere oltre. Anche i paesaggi, gli oggetti, le cose ordinarie possono parlare nel silenzio della forma incompleta.
Non cerco di rappresentare, ma di evocare. Non voglio dire, ma suggerire.
Ogni mia immagine si ferma un attimo prima di compiersi.
Resta in bilico tra ciò che si vede e ciò che manca ed è proprio in quella mancanza che nasce uno spazio aperto, uno specchio.
Non più una finestra sulla realtà, ma un varco interiore, pronto a riflettere chi guarda.
La sottrazione non è assenza: è un atto di presenza essenziale.
In questo vuoto apparente, io vedo l’anima delle cose.”
Parallelamente alla ricerca artistica, Frulio porta avanti un intenso impegno nella didattica dell’arte, con particolare attenzione alla dimensione sociale del linguaggio visivo. Attualmente è docente di ruolo presso l’Istituto Comprensivo Statale “Giampietro Romano” di Torre del Greco, dove promuove progetti educativi e laboratori d’arte orientati all’inclusione, alla partecipazione attiva e alla lotta contro la dispersione scolastica. Con i suoi allievi ha partecipato a numerosi concorsi artistici, ottenendo riconoscimenti e premi, e contribuendo a costruire una comunità scolastica viva, creativa e partecipe.
Donato Frulio – Biography
Born in 1987 in Torre del Greco, a city historically known for its coral and cameo craftsmanship, Donato Frulio grew up in a visually rich and layered environment—steeped in ancient gestures, attention to detail, and a deep connection with manual work and mark-making. From an early age, he absorbed an artisanal and symbolic visual language that deeply shaped his imagination and guided his artistic path.
After initial studies in Applied Arts at the local Art Institute, he pursued a degree in Painting at the Academy of Fine Arts, graduating with honors in 2014. During these years, his research became increasingly personal, focusing on the figure and its gradual dissolution into color, gesture, and line. Alongside painting, he began exploring video and digital art, expanding the expressive possibilities of his practice.
His recent work unfolds through painting cycles, mixed media pieces, prints, and video installations that explore the boundary between personal memory and collective imagination. Line, formal reduction, and the interplay between presence and absence engage the viewer’s perception, inviting them to complete what remains unfinished. His works become mental spaces and sites of visual resistance. Naples, pop culture, the Baroque, and contemporary street aesthetics all play a crucial role in shaping his language.
"I found what I was looking for: the tension of the unfinished.
I started with faces, then felt the need to go further. Landscapes, objects, and everyday things, too, can speak through the silence of incomplete form.
I don't aim to represent, but to evoke. I don't want to declare, but to suggest.
Each image halts just before completion, poised between what is seen and what is missing.
It is in that gap that an open space emerges—a mirror.
No longer a window onto reality, but an inner threshold ready to reflect the viewer.
Subtraction is not absence; it is an essential act of presence.
In this apparent void, I glimpse the soul of things."
Alongside his artistic practice, Frulio is deeply committed to art education, with a particular focus on the social dimension of visual language. He is currently a tenured art teacher at the “Giampietro Romano” Public School in Torre del Greco, where he leads educational projects and art workshops aimed at inclusion, active participation, and preventing school dropout. With his students, he has taken part in numerous art competitions, earning awards and recognition, and contributing to the creation of a vibrant, creative, and engaged school community.